domenica 5 luglio 2009

Il suicidio culturale


Scandalo escort-Berlusconi.
Bollato come attacco al premier, oppure come episodio di incoerenza e mancanza di morale del vostro presidente del consiglio. Verissimo.
La vera tragedia non sta là, secondo me. Certo, un premier che fa una legge contro i clienti delle prostitute e poi è il primo ad andarci è un grande scandalo, su questo non si discute. Ma è molto peggio che ci siano ragazze/donne che ci vanno a letto con lui. Cosa intendo?

La figura della donna come appare negli ultimi decenni è frutto di dure battaglie del movimento femminista, battaglie che sono durate moltissimi anni e non sono state per nulla favorite dalla parte maschile, tutta preoccupata di perdere i propri privilegi.
Le persone che marciavano sostenendo che una donna non è solamente un corpo avente una vagina, che il compito delle donne non è esclusivamente quello di stare a casa ad accudire una prole messa precedentemente al mondo, ma convinte che i sessi sono eguali, come reagirebbero al comportamente delle "papi girls"?
Che visione della donna hanno queste ragazze che per avere successo non studiano, non sfruttano le loro doti, ma "la danno" al potente di turno per avere vantaggi e fare carriera?
Anni di battaglie buttate nel cesso in un sol colpo!
Che gli uomini, o molti di loro, non avessero afferrato il concetto di parità dei sessi questo si era capito, ma che ora le giovani emergenti non solo usino il proprio corpo per sfondare nella moda o in TV (passi), ma che lo sfruttino a sfondo sessuale riporta la visione della donna ai tempi non dico medievali, ma del periodo delle guerre mondiali.
Ed è tremendo! Qui sta la fine del nostro paese, perché i giovani, o le giovani, questo hanno nel loro cervello: "la do al papi che mi fa fare carriera senza far fatica"!
Peggio delle prostitute! Loro rischiano molto di più, e lo fanno come lavoro (di merda tra l'altro...).
Vecchi politici che sfruttano il loro potere per sentirsi più giovani e si imbottiscono di Viagra per avere prestazioni da ventenne sono, per quanto possa richiedere uno sforzo intellettuale enorme, comprensibili. Non scusabili, ma comprensibili, visto che l'eterna giovinezza (magari non sessuale) ce l'aveva già raccontata Peter Pan.
Ma che figlie o nipoti di quelle donne che combattevano e strappavano coi denti posti dirigenziali a uomini misogeni abbiano nella loro mente una visione ancora più maschilista degli uomini stessi, questo non è comprensibile. Come siamo arrivati a questo?
Culturalmente è un suicidio.
Certo, la crisi è pericolosa e potrebbe distruggere il nostro paese, ma se così non fosse cosa ci resta? Che futuro?
No, non è Berlusconi il colpevo, o almeno non solo lui. Di sicura è la punta, ma di un iceberg composta dalla gran parte degli italiani, che non solo lo supportano, bensì ne hanno abbracciato la pochezza intellettuale e culturale.
Che senso ha parlare di quote rosa?
Come sono diventate ministro Carfagna, Prestigiacomo? Non si insinua nulla, viene spontaneo chiederselo a questo punto.
Come si può pensare che basti togliere Berlusconi per risolvere i problemi di questo popolo ormai morente?
La ferita è profonda e nelle nostre menti da troppo tempo ormai.
La luce in fondo al tunnel va a intermittenza. Ma c'è ancora.


"Gli italiani sono con me nonostante le calunnie"

Video da youtube.