lunedì 21 luglio 2008

Nord - Italia - Sud

Argomento del giorno in Italia: dito medio di Bossi a proposito dell'inno d'Italia (quindi non suo?), e accuse casuali e senza fondamento sui professori del Sud.
In un'Italia che sta economicamente andando verso il baratro, con mille mila problemi da affrontare, il parlamento deve perdere tempo a replicare alle insinuazioni di un rozzo: psicopatico? idiota? malato? Magari! Lo hanno fatto di nuovo ministro, quindi in linea teorica rappresentante di tutti gli italiani...
Se queste sono le priorità dei nostri politici (del ministro delle riforme), siamo alla frutta. Dover riprendere discorsi come la distinzione tra Nord e Sud, come il razzismo tra fratelli ("Fratelli d'Italia...") fa capire quanto i politici italiani siano assolutamente sfasati rispetto alla popolazione, dal momento che non hanno il coraggio (o la convenienza) di affrontare i veri problemi dei nostri giorni, fermandosi a stupide discussioni da bar.
Nel 2008 dover scrivere, leggere e discutere di questi argomenti deve far pensare ognuno di noi sul senso e l'anacronismo di tali argomenti; sfrutto questo per ricollegarmi a una delle argomentazioni a sostegno, almeno all'apparenza, della distinzione Nord-Sud: i rifiuti.
Segno di grande inciviltà, la piaga dei rifiuti affligge da svariati anni Napoli e altre città del Sud Italia, senza che si trovi una definitiva soluzione di continuità: basti pensare che Napoli è commissariata per l'emergenza rifiuti dal 1994. Questo problema oramai cronico viene spesso addotto per dimostrare l'inferiorità degli abitanti del Sud rispetto ai nordici: "se non sanno nemmeno gestire la loro spazzatura, vuoi che siano capaci di educare e istruire i nostri figli padani?!?", potrebbe essere la tipica esclamazione del leghista medio. Ma dimostra una certa superficialità, denotata anche nelle esternazioni del loro leader.
Come il bel documentario "Biutiful Cauntri" mostra, il problema dei rifiuti non può essere semplicemente e sbrigativamente visto come un problema della gente "di giù", perché si presenta assai più complesso. In primo luogo, certamente, manca una cultura alla raccolta differenziata e alla legalità in generale, ma in secondo luogo si deve ricercare chi davvero trae beneficio dallo smaltimento illegale di materiale pericolo, o dal non smaltimento di quello ordinario. 
Qui sta il punto focale: la malavita organizzata è la prima responsabile in questo senso, perché ideatrice e mano di un traffico che è secondo solo a quello degli stupefacenti, ma è certamente affiancata da appoggi politici e, soprattutto, clienti. Già da questo si capisce come il problema sia italiano e non meridionale, e sia figlio di una visione del Sud come una discarica d'Italia perché le maglie della giustizia sono più larghe che altrove. Da dove vengono i rifiuti pericolosi? Chi può giurare che non vengano da imprenditori del Nord (magari leghisti!) che vogliono risparmiare il più possibile su uno dei costi maggiori per le imprese?
E le istituzioni, che sono di tutti e composte da cittadini di tutta Italia, che fanno di fronte a situazioni come quella di Napoli? Si danno da fare o assecondano lo status quo?
Pertanto credo che sia opportuna una riflessione più ampia (come sempre...mi ripeto troppo...), che vada a cercare le reali cause e che non venga, come spesso accade, strumentalizzata per ottenere interessi secondari e troppo spesso particolari.
Che senso ha, di fronte a un siffatto ragionamento, dire che i professori del Sud sono inadatti a educare i ragazzi del Nord? Cos'è un fatto genetico? Oppure conviene solo a quelle menti che hanno interessi a vedere il meridione come la nuova Africa, dalla quale trarre risorse (uomini, fauna, flora) e nella quale scaricare tutto quello che non si può tenere in uno stato tanto civile come quello padano.
Così civile da nascere dalla distinzione tra civis appunto: un paradosso non da poco.
Passate parola.

1 commento:

Alberto ha detto...

davvero una bella analisi umberto. forse molti non sanno che bossi si è incazzato con i prof. "terroni" perchè il suo bravo figlioletto è stato bocciato alla maturità da un prof. meridionale dopo aver presentato una tesina su Carlo Cattaneo, uno dei primi federalisti del nord Italia. Che argomenti riguardanti il sud suscitino sempre scarso interesse nelle menti dei leghisti è cosa nota, ma che lo studente leghista per antonomasia non sappia esporre una tesina su un argomento a lui tanto caro è veramente preoccupante. E questo ragazzo sarà, molto probabilmente, il futuro leader del Carroccio.. evviva la cultura! =D

P.S. giovedì 28 agosto c'è marco travaglio a bassano. Io penso di andare a sentirlo, tu verresti?