L'episodio mostra il grado di libertà che si ha in questo paese, visto che era in corso una manifestazione sul tema dell'omosessualità.
Putin, il grande amico di Berlusconi.
E Berlusconi, il premier a capo di un partito chiamato "Popolo delle libertà", che si è sempre definito dalla parte della libertà, non come quei comunisti della sinistra.
E come spiega, allora, la vicinanza di intenti con un liberticida come Putin?
E' coerenza questa?
Oppure il matrimonio col russo è solo un'unione di convenienza?
Altroché le dieci domandone (!?!) della Repubblica: io vorrei luce su cose come queste, sull'assurdità di un uomo che ha costruito la sua vittoria politica su una parola che non conosce e non rispetta.
Ma la cosa più assurda è che c'è una marea di gente che ci crede, pure.
Italia, forza!

2 commenti:
Berlusconi è un qualcosa di astratto, di mobile, è impossibile collocarlo politicamente. Un giorno può dire una cosa e il giorno dopo smentirla. L'amicizia con Putin dunque non mi stupisce affatto, evidentemente avrà i suoi interessi... perchè per Berlusconi quelli contano. Berlusconi è un liberale tout court quando si parla di affari. I suoi.
Concordo con te Mirko.
Il problema grosso, o almeno uno dei problemi maggiori, della nostra politica degli ultimi decenni, diciamo post '94, è proprio la commistione tra affari privati, quindi interessi del singolo, e "cosa pubblica".
Se vi fosse una buona distinzione, in primis, e una differenziazione tra chi si deve occupare dell'una e chi dell'altra, per esempio imprenditori da una parte e politici dall'altra, forse si risolverebbero dei problemi.
E per i politici sarebbe più facile anche essere coerenti, oltre che veri politici.
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