sabato 16 maggio 2009

L'amante della libertà...

Questa è la Russia di Putin.
L'episodio mostra il grado di libertà che si ha in questo paese, visto che era in corso una manifestazione sul tema dell'omosessualità.
Putin, il grande amico di Berlusconi.
E Berlusconi, il premier a capo di un partito chiamato "Popolo delle libertà", che si è sempre definito dalla parte della libertà, non come quei comunisti della sinistra.
E come spiega, allora, la vicinanza di intenti con un liberticida come Putin?
E' coerenza questa?
Oppure il matrimonio col russo è solo un'unione di convenienza?
Altroché le dieci domandone (!?!) della Repubblica: io vorrei luce su cose come queste, sull'assurdità di un uomo che ha costruito la sua vittoria politica su una parola che non conosce e non rispetta.
Ma la cosa più assurda è che c'è una marea di gente che ci crede, pure.
Italia, forza!

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Berlusconi è un qualcosa di astratto, di mobile, è impossibile collocarlo politicamente. Un giorno può dire una cosa e il giorno dopo smentirla. L'amicizia con Putin dunque non mi stupisce affatto, evidentemente avrà i suoi interessi... perchè per Berlusconi quelli contano. Berlusconi è un liberale tout court quando si parla di affari. I suoi.

Umberto ha detto...

Concordo con te Mirko.
Il problema grosso, o almeno uno dei problemi maggiori, della nostra politica degli ultimi decenni, diciamo post '94, è proprio la commistione tra affari privati, quindi interessi del singolo, e "cosa pubblica".
Se vi fosse una buona distinzione, in primis, e una differenziazione tra chi si deve occupare dell'una e chi dell'altra, per esempio imprenditori da una parte e politici dall'altra, forse si risolverebbero dei problemi.
E per i politici sarebbe più facile anche essere coerenti, oltre che veri politici.